Benvenuti al Sanremo!
Quella che sta per svolgersi é la quarantaseisima edizione di una gara che ha fatto la storia della specialità. E non solo in Italia: dall’anno di grazia millenovecentoventotto, quando un gruppo di appassionati – con il finanziamento del Casino, l’alto patronato del Podestà di Sanremo e la collaborazione della Gazzetta dello Sport – organizzò il 1° Rallye Internazionale Automobilistico Città di Sanremo, è cambiato quasi tutto. Non lo spirito di chi, anno dopo anno, s’è avvicendato sul ponte di comando della manifestazione e dei tanti che hanno dato il loro appassionato contributo per farla vivere. Per renderla grande e unica”.
Così scrivevo alla vigilia del “Sanremo” di ventun anni fa, il mio primo da patron di una manifestazione che aveva scandito i tempi della mia gioventù, prima da appassionato spettatore, poi da co-protagonista in gara e quindi da collaboratore sempre più coinvolto nella struttura organizzatrice. Insieme a un gruppetto di sognatori che, come me, si rifiutava di accettare che la storia del nostro rally finisse con la conclusione della lunga, esaltante, irripetibile epopea iridata, s’era deciso di provare a scriverne qualche altro capitolo.
Senza porci nessun limite temporale, ma senza neppure immaginare che un giorno mi sarei ritrovato a pensare seriamente a come celebrare i primi cento anni di quello che inconfutabilmente è l’evento primogenito di una specialità da sempre e per sempre in continua evoluzione. Invece è successo. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, stagione dopo stagione, anno dopo anno, il tempo è volato via: qualche altro battito di ali, qualche altro sospiro e ci si ritroverà a celebrare la vittoria di una Fiat 520 condotta da Ernest Urdareanu, maggiore dell’esercito rumeno, nel 1° Rallyes d’Automobiles proposto e allestito dal Comitato delle Feste dell’Ente Autonomo per la Stazione Climatica.
Quella che è ormai entrata nel vivo sarà la prima delle marce di avvicinamento a un’edizione che – noblesse obblige – tutti noi auspichiamo possa essere davvero memorabile. La formula è quella già ben collaudata nel recente passato: quattro gare, con regole e lunghezze ovviamente diverse, ma con pari dignità, proposte in un unico fine settimana.
Un ben congegnato intreccio fra il Rallye Sanremo, il Sanremo Storico, il Sanremo Leggenda e la Coppa dei Fiori a far vibrare l’entroterra dell’estremo ponente ligure offrendo al tempo stesso a piloti, copiloti e addetti ai lavori una immersione totale nell’affascinante atmosfera della Città del Festival. Dal piazzale Carlo Dapporto a Pian di Nave, da via Italo Calvino a Porto Sole, da piazza Colombo al lungomare Vittorio Emanuele II, gran parte dei luoghi che nel tempo hanno ospitato tappe importanti per il rallismo mondiale saranno a vario titolo coinvolti.
Buon divertimento a tutti.
Sergio Maiga
Presidente dell’Automobile Club del Ponente Ligure


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